Gli ITS sul magazine PRISMA

L'articolo, a cura di Simonetta Di Sieno spiega cosa sono e perché sono importanti.

Gli ITS in Italia nascono da un obiettivo ambizioso: cercare di superare la tradizionale contrapposizione fra scuole che insegnano a pensare, come il liceo classico, e scuole che insegnano a fare. Un progetto molto ambizioso che oggi ha superato ogni aspettativa.

Gli Istituti Tecnici Superiori sono di fatto un nuovo canale formativo che costruisce tecnici capaci di avere una visione ampia dei problemi e di saper rispondere ai continui cambiamenti della ricerca e della produzione industriale. La partecipazione interattiva e produttiva degli studenti è sempre più al centro delle metodologie didattiche, mediata dalle tecnologie e dallo sviluppo di soft skills funzionali ai contesti di lavoro. Grazie alle tante ore trascorse in laboratorio i ragazzi cominciano a muovere i primi passi nelle realtà aziendali, sperimentando una vera e propria didattica esperienziale fatta di pratica e attività sul campo.

Una realtà che è riuscita ad affrontare con successo anche la pandemia Covid-19. Secondo Giovanni Biondi, il presidente di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che monitora l’andamento degli Its, l’emergenza “ha esaltato –– la flessibilità del modello formativo finalizzato a sviluppare delle competenze piuttosto che a seguire un programma centrato sulle conoscenze. Molti Its che fondano la propria attività sul laboratorio hanno trovato, ad esempio, modalità per fare esercitazioni di robotica industriale attraverso un software di simulazione utilizzato dagli studenti sul proprio pc, in grado di emulare la logica del controllore presente in laboratorio”.

Leggi di più sugli Istituti Tecnici Superiori nell’articolo del magazine Prisma a cura di Simonetta Di Sieno.

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